Un “gioco teatrale” nato proprio durante il primo lockdown 2020 in cui un vecchio attore e un vecchio operatore del teatro – Cesar Brie e Antonio Attisani – hanno deciso di dialogare insieme e di “perder tempo” – come direbbe la buona fatina di Pinocchio – e, giocando, hanno costruito un canovaccio teatrale in cui “il solito Gatto e la solita Volpe” raccontano la loro vita, il loro eterno desiderio di vita.
Insieme al Gatto (Cesar Brie) e alla Volpe (Antonio Attisani) anche un servo di scena. Tutti e tre percorrono le dieci scene della “commediola” chiamata Boccascena, in cui emerge spesso il rischio di veder ingoiate le proprie vite personali in una storia collettiva.
L’esercizio della sincerità è la loro ultima recita, costellata di incidenti, una musica incostante nella quale affiorano le conseguenze dell’amore assoluto per un teatro popolato da mille personaggi ma soprattutto, in quest’ultimo passaggio, dal Gatto e la Volpe, l’anziana coppia che vorrebbe giustiziare simbolicamente quel Pinocchio diventato il “bravo bambino” che nella realtà storica ha invece vinto. La scombinata narrazione procede per salti e cadute, da un’allegra antipatia iniziale all’ultima uscita di scena, uno sconsolato matrimonio. Per astra ad aspera. Fine teatro mai. (Antonio Attisani, Cesar Brie)
Biografia
Antonio Attisani Studioso, direttore artistico, professore di Storia del Teatro. Ha diretto la rivista «Scena», pubblicato volumi e saggi. Ha diretto due volte il Festival di Santarcangelo.
Cèsar Brie Attore, regista, drammaturgo argentino. Tra i fondatori della Comuna Baires a Buenos Aires. Negli anni ‘80 lavora nel gruppo Farfa e Odin Teatret. Fonda nel ‘91 il Teatro de Los Andes in Bolivia.